Solitamente, quando si parla di connettività, tecnologie IoT e 5G, ma anche digitalizzazione e blockchain si tende ad associare questi argomenti all’industria di nuova generazione, in particolar modo a settori come l’automotive, il farmaceutico e il manifatturiero. Tuttavia, le nuove tecnologie hanno già fatto il loro ingresso in un settore che, per tradizione, tecnologico non lo è mai stato troppo, ma che sta traendo i primi grandi benefici: quello agricolo.
Un’agricoltura tecnologica non significa soltanto automazione o processi ottimizzati, bensì vengono predisposti e utilizzati tutta una serie di nuovi parametri per poter ottenere un miglior utilizzo dei terreni, più sostenibile e quindi con processi meno energivori e con un basso impatto ambientale nonché con la garanzia di poter offrire un prodotto sicuro e di qualità. Il processo di digitalizzazione e innovazione è una realtà che si sta facendo largo nelle aziende agricole per migliorare i cicli produttivi, garantire sicurezza, qualità e la tutela dell’intera filiera, dalla terra fino al consumatore.
L’agricoltura tecnologica racchiude tante cose, non solo mezzi intelligenti, ma anche piccole grandi applicazioni che permettono di realizzare soluzioni sempre migliori.
Gli obiettivi dell’agricoltura di nuova generazione
L’industria, fin dai suoi primi albori si è sempre posta l’obiettivo di migliorare in modo continuativo la redditività di ogni ciclo produttivo e, oggigiorno, è altrettanto importante riuscire ad ottenere una produzione meno energivora e più sostenibile andando ad ottimizzare l’efficienza energetica e riducendo qualsiasi spreco. Anche per il settore agricolo gli obiettivi sono i medesimi, poiché l’agritech si prefigge di sviluppare un sistema globale che dovrà essere di aiuto ad affrontare i cambiamenti climatici, la carenza idrica e ancora più importante garantire al consumatore finale un prodotto sicuro e di alta qualità. Lo scenario attuale dimostra che l’agritech sta già migliorando l’efficienza e la sostenibilità dell’agricoltura e nel prossimo futuro si vedrà una combinazione sempre più articolata e complessa fra dinamiche operative.
È ormai d’obbligo riuscire a garantire la sostenibilità ambientale a lungo termine di tutte le attività agricole, poiché il progressivo deterioramento climatico e del suolo unito all’aumento della popolazione mondiale sono elementi che avranno il più forte impatto sul comparto agricolo.
Tecnologia, connettività e sicurezza
Per quanto riguarda l’agricoltura tecnologica, la connettività è uno degli aspetti più importanti poiché tutte le applicazioni di nuova generazione che riguardano il settore agricolo producono una grande quantità di dati che devono essere gestiti attraverso una buona connettività. Lo sviluppo di nuove soluzioni richiede l’utilizzo di sensori smart i quali devono assolvere al compito di acquisire dati ambientali che partono da quelli che riguardano il terreno arrivando anche a quelli meteorologici e alle condizioni di salute del bestiame; una volta acquisiti i dati è necessario inviarli ai sw per poterli analizzare e ricavare informazioni fruibili. Sono le informazioni acquisite che ottimizzazione dei processi. Inoltre, l’agritech prevede l’uso di hardware e di componenti robotiche per consentire ai processi sostenibilità ed efficienza. Riprendendo il discorso dei dati, è presente un altro aspetto fondamentale che deve essere preso sempre in considerazione: il crescente numero di dispositivi connessi attraverso WiFi Bluetooth o 5G, rappresenta un potenziale rischio per attacchi informatici che non solo potrebbero portare al blocco delle attività ma anche la violazione e il furto di dati sensibili. Pertanto, nell’agricoltura tecnologica le HMI devono necessariamente essere sicure e affidabili per evitare nessun punto all’interno della rete diventi una backdoor. È quindi buona pratica prevedere un regolare backup dei dati per l’eventuale ripristino oltre a un piano di recovery. Inoltre, per innalzare il livello di sicurezza dei dati, le HMI devono essere dotate di TPM (Trusted Platform Module), modulo dotato di processore crittografico che dialoga con la CPU.
L’agricoltura diventa “smart”
Come detto, l’obiettivo dell’agricoltura tecnologica è l’ottimizzazione di tutte le risorse disponibili. Ciò diventa ancora più importante in uno scenario come quello attuale che vede una particolare carenza idrica e un’imprevedibilità degli eventi atmosferici non più legati alle stagioni. Una delle tecnologie che permetterà numerose nuove applicazioni in campo agricolo è senza dubbio l’IoT, poiché è possibile mettere in comunicazione una grande varietà di dispositivi che andranno a effettuare diverse misurazioni e rilevamenti, sia per rendere ottimale la coltivazione sia per rendere più sostenibile l’agricoltura stessa. Con questo sistema si può parlare di agricoltura smart con l’obiettivo di utilizzare tutti dati acquisiti per poi prendere decisioni sulla strategia più redditizia da adottare. Questo sistema è del tutto simile ai processi industriali di nuova generazione perché anche in questo caso il valore viene generato dai dati. Paragonato all’industria 4.0 l’agricoltura tecnologica sfrutta come detto una massiva acquisizione dei dati; se nell’industria questa pratica ha permesso ad esempio l’ottimizzazione dei tempi, la riduzione degli sprechi o lo sviluppo di applicazioni come la manutenzione predittiva, nell’agritech è possibile ottimizzare l’uso dell’acqua per l’irrigazione ( eliminando gli sprechi), capire in tempo reale la composizione del terreno per scegliere il fertilizzante più adatto, avere una situazione corredata di tutti i parametri riferiti a ogni singola porzione di terreno ( come avviene per ciascuna linea produttiva) come anche avere a disposizione i parametri vitali di ogni singolo capo nel caso degli allevamenti per verificarne lo stato di salute.
Blockchain, tracciabilità e cybersicurezza
L’uso di sensori di temperatura, umidità, di rilevamento chimico, di luce, così come droni o anche immagini satellitari, metterà a disposizione una quantità di dati tale da permettere la creazione di nuovi modelli matematici, sempre più perfezionati che permetteranno il raggiungimento, attraverso la blockchain, di un livello superiore e preciso per quanto riguarda la tracciabilità. Come noto, la blockchain fornisce l’immutabilità dei dati e ciò rappresenta un grosso vantaggio per garantire la corretta tracciabilità di tutta la filiera, sia che si tratti di coltivazioni sia riguardo agli allevamenti. Una tracciabilità certa permetterà al consumatore di avere a disposizione prodotti sicuri e di qualità, evitando le contraffazioni.
di Sandro Mascetti, CEO di MAS Elettronica