La maggior parte della popolazione, per la precisione il 66%, risulta connessa a internet: il trasferimento di massa verso l’universo digitale si può considerare oggi un processo pienamente affermato. Secondo le previsioni ufficiali, si stimano circa 5 miliardi e 252 milioni di internauti; ma all’incremento del traffico online si accompagna anche il lato più spiacevole della navigazione web: l’aumento degli attacchi hacker.
Cyber crimine in aumento in Europa: record nel 2021
Negli ultimi anni si è verificata una crescita vertiginosa degli attacchi informatici nei confronti dei governi delle nazioni di tutto il Pianeta. La causa di questo aumento è con alta probabilità attribuibile alla pandemia, fenomeno che ha inevitabilmente costretto la popolazione a trascorre una maggiore quantità di tempo in casa: le ore tra le mura domestiche sono aumentate in breve tempo, spronando le persone a cercare un’evasione nel digitale. Non solo, anche il recente scoppio della guerra in Ucraina ha contribuito all’incremento degli attacchi hacker, specialmente in Europa, incrinando sensibilmente i rapporti internazionali attraverso la cosiddetta “cyberwar“.
Il 2021 è stato un anno da record con riferimento al numero di attacchi informatici perpetrati a livello globale, che sono risultati essere ben 2049. L’Italia si trova nella classifica dei 10 paesi più colpiti; prima sul podio d’Europa, costante vittima di attacchi ransomware e malware. Questi virus informatici colpiscono milioni di dispositivi, minando così la sicurezza e la privacy di un numero considerevole di cittadini. Ancor più grave, tale dato è in perenne aumento; in merito, il governo italiano ha varato nel giugno del 2021 un Decreto legge con cui ha istituito l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), attestando così gli enormi passi avanti compiuti in materia di sicurezza informatica.
Cyber crimine: la situazione attuale in Italia
L’inarrestabile aumento degli attacchi da parte dei cyber criminali non risparmia le istituzioni italiane, principali e costanti bersagli delle azioni malevole in rete. Per tale motivo, in Italia crescono anche le spese di investimenti in merito alla cybersicurezza, che risulta essere la priorità delle grandi imprese nel 2022. Tuttavia, è fondamentale ricordare un altro requisito essenziale in nome della tutela sul web: è necessario che vi sia sensibilizzazione a un impegno più attivo, serio e responsabile da parte di tutti gli utenti di internet al fine di evitare ogni comportamento rischioso.
Oggi esistono diverse strategie e strumenti per poter navigare in rete senza incorrere a malware o virus di vario genere.
Il primo accorgimento è aumentare la soglia di sicurezza evitando siti particolarmente sospetti, ma soprattutto non scaricando programmi o file sconosciuti e poco raccomandabili. Un altro suggerimento utile è impostare delle chiavi di accesso complesse, il primo vincolo che il cyber criminale deve superare. Infine, l’ideale è utilizzare una VPN. Come da nome, tale rete privata garantisce la tutela dell’internauta; ma come funziona la vpn? La Virtual Private Network è uno strumento che utilizza la crittografia per proteggere l’utente durante la navigazione web, permettendo quindi un collegamento ai siti mediante una sorta di “barriera” informatica estremamente difficile alla decodifica dei cybercriminali.