Interessanti novità annunciate da igus, lo specialista delle motion plastics, che riconosce automaticamente le posizioni del cavo più esposte a sollecitazioni, indicandole in metri con estrema precisione. L’azienda presenta due nuove soluzioni che aiutano a velocizzare la manutenzione dei cavi bus, soggetti a intense sollecitazioni e difficili da raggiungere.
Monitorare i cavi bus con i.Sense CF.D
La prima delle novità introdotte da igus è i.Sense CF.D, il modulo di monitoraggio ulteriormente potenziato con il nuovo display di stato. I dati rilevati dal modulo appaiono sul nuovo display OLED, consentendo agli operatori di rispondere con interventi rapidi e mirati, evitando così operazioni di manutenzione lunghe e costose.
Oltre a monitorare diversi parametri elettrici, i.Sense CF.D misura continuamente le proprietà di trasmissione dei cavi bus, per milioni di cicli. Il dispositivo, non solo rileva in tempo reale eventuali perdite di pacchetti di dati, ma identifica anche con estrema precisione il punto critico del cavo. Informazioni che appaiono direttamente sul nuovo display OLED, consentendo all’operatore di identificare l’area a rischio e di sostituire il cavo nel segmento in questione, senza dover andare per tentativi e senza costi aggiuntivi per strumentazioni o software di ispezione. L’installazione del dispositivo i.Sense CF.D è molto veloce: è sufficiente posizionare il modulo nell’armadio di controllo e collegarlo ai cavi da monitorare, per poi iniziare subito a lavorare.
Modulo i.Cee per manutenzione predittiva
I dispositivi i.Sense, integrati al modulo multifunzionale i.Cee, permettono di monitorare i cavi bus, gestire eventuali guasti e pianificare la manutenzione predittiva mediante un sistema di controllo digitale. Grazie al suo design compatto, i.Cee occupa poco spazio negli armadi di controllo e può essere configurato con pochi semplici passaggi. Con i.Cee tutti i parametri del cavo, come il numero di corse e le prestazioni in chilometri, possono essere visualizzati in tempo reale su un pannello di controllo. Solitamente i tecnici dispongono di due sole opzioni per la manutenzione dei cavi bus: possono essere reattivi, sostituendo i cavi quando ormai sono già difettosi implicando però tempi di fermo macchina lunghi e costosi. Oppure, come misura precauzionale, possono sostituire i cavi a intervalli specifici, accollandosi i costi delle sostituzioni premature. i.Cee vuole rivoluzionare questo approccio. Se vengono superati i limiti prestabiliti, il sistema innesca un allarme o l’arresto di emergenza dell’impianto. In questo modo si evitano ingenti danni consequenziali o addirittura guasti totali, che – nel settore automotive o negli impianti con gru – possono costare decine di migliaia di euro. Il modulo i.Cee calcola in automatico il momento più idoneo per eseguire la manutenzione e la sostituzione dei cavi in chiave predittiva.
“È quindi ideale per ridurre sia i costi sia i tempi di fermo. L’investimento in questi moduli si ripaga in pochi mesi, con un ROI superiore al 500% all’anno”, commenta Richard Habering, responsabile della divisione smart plastics di igus.
Mondo automotive: un esempio applicativo del nuovo modulo i.Sense CF.D con display di stato
In una fabbrica di automobili, un robot era impegnato nella saldatura di alcune parti della carrozzeria. Ed è noto che sul settimo asse, il robot si muove in una vasta area di lavoro, ricevendo i dati tramite cavi Ethernet. Un tecnico ha aperto l’armadio di controllo del robot di saldatura per verificare che tutti i cavi Ethernet stessero funzionando correttamente. Ma le spie colorate del modulo di monitoraggio i.Sense CF.D hanno indicato che la qualità di trasmissione di uno dei cavi bus stava peggiorando. Va specificato che su un robot vengono molto spesso utilizzati tre diversi tipi di cavi Ethernet: un cavo in posa fissa dall’armadio di comando alla catena portacavi del settimo asse, un cavo bus chainflex nella catena portacavi e un cavo chainflex specifico per i movimenti torsionali sul robot. Sono tanti i fattori esterni, quindi, che possono causare anomalie sulla qualità della trasmissione. E in genere si tratta di cavi molto lunghi e difficili da raggiungere.
“In questi casi, la ricerca e la correzione degli errori risulta spesso lunga e costosa“, spiega Richard Habering. “Da qui l’idea di dotare il nostro modulo di monitoraggio i.Sense CF.D con un display di stato da cui visualizzare informazioni precise e attendibili sulla distanza dal punto in cui si sospetta sia presente il guasto“.