Un recente studio condotto da Forrester Consulting ha coinvolto tre catene internazionali della GDO di dimensioni differenti, al fine di esaminare il potenziale impatto finanziario quinquennale dell’utilizzo di etichette elettroniche intelligenti con tecnologia ottica senza fili.
Commissionato da Pricer e condotto lo scorso settembre, il TEI – Total Economic Impact di Forrester mostra che l’impatto finanziario quinquennale su tre catene della GDO europee, che in tutto contano più di 1250 punti vendita di generi alimentari, ha registrato un ROI del 277% in tre anni, un payback di 18 mesi, oltre a vantaggi quantificabili in 130,68 milioni di euro, di cui 69,67 come risparmio in termini di tempo e conseguenti risparmi di costi e manodopera grazie all’automazione delle variazioni di prezzo, 42,72 milioni di euro in risparmio grazie al miglioramento dell’efficienza di evasione dell’e-commerce e 18,29 milioni di euro come risparmio in termini di tempo per il rifornimento degli scaffali.
Nello scenario attuale, infatti, il mondo del retail sta vivendo un’inarrestabile evoluzione e si trova ad affrontare forti pressioni dettate da fattori che fino a poco tempo fa erano imprevedibili: l’aumento dei costi di produzione e delle materie prime, i rincari energetici, il conseguente sconvolgimento della supply chain e le difficoltà di reperimento di nuova manodopera. Una situazione che non riguarda solo il nostro Paese, ma l’Europa in generale.
Per questo, la digitalizzazione e l’automazione delle tecnologie dei negozi rappresentano un’opportunità per modernizzare e automatizzare le operazioni dei punti vendita, consentendo loro di affrontare le attuali sfide operative che si trovano di fronte quotidianamente.
I vantaggi delle etichette elettroniche intelligenti
Secondo lo studio di Forrester, l’introduzione di una tecnologia basata su ESL (Electronic Shelf Label), non solo aiuta la gestione operativa del punto vendita, ma consente anche di controllare più da vicino i prezzi e i profitti, in un momento in cui i retailer si trovano ad affrontare margini sempre più ristretti a causa di un’inflazione ai massimi storici.
Tra gli ulteriori vantaggi (non quantificati) dall’utilizzo di etichette elettroniche intelligenti un maggior controllo su prezzi e margini e l’eliminazione di errori, un evidente miglioramento dell’esperienza di acquisto, grazie alla visualizzazione di contenuti avanzati per aiutare i clienti, e – non da ultimo – la riduzione della volatilità legata a carenza e turnover di personale con un rapido onboarding dei nuovi assunti e dello staff temporaneo.
Una comunicazione in-store che pone le esigenze del “nuovo” cliente al centro per stimolarne il coinvolgimento: più informazioni, maggiore dinamicità con aggiornamenti in real-time, display più accattivanti.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Magnus Larsson, CEO ad interim di Pricer: «Lo studio Forrester Total Economic Impact mostra l’elevato valore offerto dall’utilizzo delle ESL, sia in termini di efficienza operativa che di aumento della redditività. Tuttavia, sottolinea anche un cambiamento fondamentale nel modo di utilizzare la tecnologia, che diventa un driver per creare nuove esperienzeò. Le etichette elettroniche intelligenti sono andate oltre quello che era il loro scopo originale, cioè consentire variazioni di prezzo istantanee e automatizzate per ridurre la spesa di manodopera e garantire l’integrità dei prezzi tra lo scaffale e la cassa. Ora la tecnologia offre molto di più di tutto questo: incarna il legame dinamico tra il prodotto e il cliente».
Per questo, sempre secondo Larsson: «Oggi le etichette elettroniche da scaffale sono in grado di comunicare l’offerta, apportando modifiche in tempo reale non solo sul prezzo, ma anche sulla promozione. E questa reattività e agilità sono ora più che mai essenziali per i rivenditori di generi alimentari che cercano di ottenere un vantaggio competitivo sulla loro offerta, piuttosto che semplicemente superarsi a vicenda sul prezzo, evitando così una corsa al ribasso».