HRCOFFEE, la startup innovativa che ha sviluppato un nuovo modello di gestione del personale basato su un approccio people-based, ha deciso di investire nel Dottorato Industriale “Computer Science and Engineering” promosso da CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e Confindustria con l’Università di Bologna che mira allo sviluppo della cognitive intelligence e dei People Analytics per il miglioramento dell’ambiente di lavoro.
Il mondo del lavoro sta, infatti, assistendo a un’accelerazione continua in ambito organizzativo. Complice sicuramente lo scoppio della pandemia, le misure emanate per far fronte a una situazione emergenziale stanno ormai definendo nuovi modelli gestionali che tutte aziende, sia pubbliche che private, devono necessariamente tenere in considerazione e gestire.
Infatti, lo smart working (o telelavoro) che per necessità è stato adottato in poche settimane da molte aziende a inizio 2020, ha inciso profondamente sulle abitudini dei lavoratori, soprattutto nell’ambito del work-life balance, come confermano i dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano. Per questo motivo si prevede che, sebbene nel 2021 la campagna vaccinale abbia fatto ridurre gradualmente il numero di smart worker, passato da 5,37 milioni nel primo trimestre dello scorso anno a 4,07 milioni nel terzo trimestre, lo smart working è destinato a rimanere anche nel post pandemia. Si prevede infatti che saranno 4,38 milioni i lavoratori che, finita la fase d’emergenza, continueranno a sfruttare le formule ibride.
Come sottolineato da Davide De Palma, co-founder di HRCOFFEE: «La priorità deve essere quella di costruire conoscenza, facendo spazio ad un nuovo modo di pensare, al fine di sviluppare la capacità di affrontare il continuo mutare degli scenari. Prepariamoci dunque a un cambio di paradigma importante».
People Analytics: la nuova frontiera per le Risorse Umane
Cambiati i paradigmi e le esigenze, a trattenere i dipendenti in azienda non è solo il salario, bensì anche fattore benessere, che è una componente del tutto individuale. Come possono quindi le aziende conoscere e mappare le esigenze dei propri dipendenti? Un aiuto può arrivare proprio dall’impiego dei People Analytics, un sistema promettente e all’avanguardia nel campo delle Risorse Umane, in grado – ad esempio – di mappare e poi standardizzare le esigenze personali e di esaminare il background educativo dei collaboratori e l’evoluzione delle competenze nel tempo.
HRCOFFEE, pur convinta dell’importanza del fattore umano, è consapevole dell’importante contributo che la tecnologia può dare dal punto di vista gestionale. La piattaforma proprietaria della startup, infatti, già utilizza la tecnologia “IBM Watson”, uno dei più importanti strumenti di intelligenza artificiale capace di sviluppare anche sistemi di People Analytics. La piattaforma e l’applicazione HRCOFFEE danno l’opportunità di digitalizzare i processi aziendali attraverso sistemi innovativi di social collaboration e People Analytics: partendo dalle persone che vivono l’azienda, le pone in connessione e permette loro di interagire.
Ancora per De Palma: «Per un’azienda è fondamentale portare a fattor comune tutte le abilità e le competenze di cui ogni lavoratore è portatore attraverso l’automazione. Affinché però il mutamento organizzativo avvenga con consapevolezza è necessario investire nella conoscenza. Per questo motivo abbiamo deciso di partecipare a questo Dottorato di Ricerca che fornirà gli strumenti necessari per lo studio e l’apprendimento da parte dei dottorandi dei criteri e dei mezzi per la progettazione, il controllo e la regolazione dei processi di People Strategy attraverso l’utilizzo dell’AI che sottenderà a quella cognitiva. La priorità deve essere quella di costruire conoscenza, imponendo di fatto un nuovo modo di pensare, al fine di sviluppare la capacità di affrontare il continuo mutare degli scenari. Prepariamoci dunque a un cambio di paradigma importante».