Condividiamo un commento di Fabio Pettarin, Presidente della friulana Tecnest, realtà che aiuta le aziende del settore manifatturiero a pianificare e gestire i processi di produzione, relativo all’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle fabbriche.
AI in fabbrica: un plus per la competitività
Il Presidente dichiara: “L’intelligenza artificiale è un fenomeno estremamente pervasivo, con potenzialità incredibili. Ritengo che non sia una semplice bolla destinata a dissolversi: basti pensare all’importanza delle sue applicazioni e ai possibili risvolti in termine di ambiente, prevenzione, addirittura salute. Come tutte le innovazioni cela un “dark side”: il rischio è che se usata nel modo sbagliato potrebbe essere potenzialmente devastante ed abusarne porta ad un’incapacità. Fa parte del ciclo della tecnologia. L’industria è sicuramente un ambito in cui l’Intelligenza Artificiale è non solo applicabile, ma potrebbe contribuire concretamente ad un balzo in avanti. Abbiamo casi concreti di isole robotizzate in cui il lavoro viene interamente gestito da algoritmi che apprendono grazie a sistemi di machine learning. È un ambito in cui l’Intelligenza Artificiale ha tantissimo spazio: mi riferisco anche agli uffici oltre che alla produzione. Le aziende hanno un grandissimo bisogno di digitalizzarsi, se vogliono sopravvivere nei prossimi anni. È questione di cultura: l’obiettivo prossimo è quello di sottrarre l’uomo ai lavori ripetitivi e pericolosi, da cedere completamente alle macchine, in favore di ruoli più strategici e manageriali. Per questo cambiamento però bisogna essere pronti. Gli ecosistemi certamente lo sono, i manager e gli imprenditori meno. Ancora oggi l’industria vede nella tecnologia fisica e nella meccanica la potenza dell’evoluzione, di conseguenza l’efficienza delle macchine e non del sistema. È un problema culturale che ci portiamo avanti da anni, ma che lentamente stiamo lasciando andare anche grazie all’introduzione dei giovani negli ecosistemi aziendali. L’approccio introdotto in azienda da questi talenti, molti di loro appartenenti alla generazione Z, porta con sé anche nuovi modelli organizzativi, come la considerazione del benessere psicologico e della necessità di avere interessi che esulano dal lavoro”.
Intelligenza Artificiale e Tecnest: cosa propone l’azienda?
“È anche grazie all’insieme delle spinte e delle scelte degli ultimi anni che, come Tecnest, abbiamo iniziato a lavorare a modelli di Intelligenza Artificiale dedicati al mondo della fabbrica”, prosegue Fabio Pettarin. “Non più un prodotto meramente software, ma un insieme di soluzioni per il cliente e per i propri obiettivi. Perché, alla fine, non è lo strumento in sé ad essere al centro della discussione, ma cosa lo strumento può fornire ai clienti per raggiungere i loro obiettivi, nel modo più immediato e preciso possibile. Ci chiamano per l’esperienza che il nostro nome porta con noi, quel bagaglio di competenze che ci permette di valutare la soluzione migliore. Il punto è che l’esperienza umana, e la capacità di astrazione che ci rende umani, è il vero valore della tecnologia. Ed è questo che, qui in Tecnest, da 35 anni, cerchiamo di realizzare ogni giorno ed è quello che continueremo a fare anche con l’intelligenza artificiale”.