Tra crisi energetica e climatica, incertezza geopolitica e shock delle catene di approvvigionamento che producono continue pressioni sui prezzi, le utilities italiane ed europee si trovano oggi ad affrontare una serie di sfide che segneranno il futuro del settore e la lunga rincorsa alla transizione energetica. Per vincere queste sfide, saranno necessari nuovi livelli di innovazione, flessibilità e adattabilità che potranno essere raggiunti soltanto attraverso una maturazione delle capacità previsionali e quindi attraverso investimenti intelligenti nelle tecnologie e nella cultura del dato. Laddove i dati offrono valore, trasformarli in insights è uno dei principali imperativi strategici del settore energetico.
Dal trading al demand forecasting e all’energy management, fino alla pianificazione della rete e la gestione del cliente, oggi più che mai la capacità di elaborare analisi di scenario solide diventa mission-critical e trasversale a tutta l’organizzazione. Impiegare le nuove tecnologie per aumentare la complessità dei modelli predittivi, misurarne l’accuratezza e la sostenibilità in modo continuo deve essere oggi prioritario per le utilities così come diffondere una cultura del dato funzionale a una gestione sistematica e continua del rischio.
Gli studi condotti da IDC mostrano che esiste una correlazione diretta tra la dimensione culturale, la strategia tecnologica e la capacità di utilizzare i dati per il miglioramento delle operation e la generazione di nuove opportunità di business. Le utilities europee più mature dal punto di vista della data strategy e delle data platform, infatti, sono in media due volte più avanzate nell’utilizzo dei dati per la previsione della domanda, l’ottimizzazione delle operazioni di produzione e di rete, la gestione degli asset e quella dei clienti.
“Le sfide di lungo termine legate alla trasformazione del sistema energetico, unite a quelle immediate legate a prezzi, approvvigionamento e protezione dei consumatori, impongono alle utilities italiane un salto di qualità sul fronte delle capacità previsionali che va di pari passo con la data maturity aziendale”, commenta Jean-François Segalotto, Research Director, IDC Energy Insights, Europe.