All’interno di SKF una Future Factory composta da un team internazionale ha, da tempo, il compito di supportare l’innovazione e la transizione digitale degli stabilimenti del Gruppo svedese.
Il percorso di SKF verso l’Industry 4.0 si è, infatti, consolidato grazie alla Future Factory che, spiegata da Maurizio Clemente, SKF Transformation Manager esperto in Data Science, appare più o meno così: “Il nostro lavoro parte da un dialogo continuo con le fabbriche SKF per le quali sviluppiamo soluzioni digitali innovative volte ad aumentare l’efficienza e la competitività dei nostri processi produttivi”.
Negli ultimi anni, ben nove stabilimenti italiani hanno sviluppato numerosi progetti digitali insieme alla Future Factory, che si occupa anche di definire gli standard da condividere nell’universo SKF. Uno dei primi risultati raggiunti è stato far crescere la cultura digitale nelle Operations. Il coordinamento della community del team di Future Factory e dei Digital Champions delle Operations ha permesso di avviare i progetti e accelerare la realizzazione di soluzioni Industry 4.0 nelle fabbriche, sorpassando il livello di ‘cluster’ e condividendo la conoscenza.
Tra i diversi progetti realizzati, c’è la Flexy Cell, cella di assemblaggio automatizzata realizzata dallo stabilimento di Bari con il Team Automation di Future Factory e, sempre a Bari, il nuovo sistema cobot (collaborative robot) – MIR (Mobile Industrial Robot) che gestisce la logistica di 6 canali e 4 linee di packaging – dal caricamento dei pallet alla consegna in tre differenti magazzini.
Soluzioni avanzate di interconnessione sono state realizzate anche negli altri poli industriali di SKF in Italia, a Cassino (Frosinone) e, in provincia di Torino, ad Airasca, Villar Perosa e Pianezza. Lo stabilimento di Massa ha adottato quattro isole robotiche, mentre a Varese il canale 32 riesce a produrre le tenute in modo completamente automatizzato e, a breve, questo progetto sarà replicato in un nuovo canale in sviluppo.
Maria Chiara Di Carlo