Negli ultimi anni il mondo della tecnologia ha fatto enormi passi in avanti. La realtà virtuale e quella aumentata stanno prendendo sempre più piede. Lo streaming ha rivoluzionato le nostre abitudini e il modo stesso in cui passiamo il tempo libero. Le criptomonete sono entrate nella vita quotidiana di decine e decine di individui. Tra queste tecnologie, però, ce n’è una estremamente promettente e che ancora deve svelare al massimo le sue potenzialità: la blockchain. Scopriamo cos’è e quali sono i possibili campi di applicazioni della blockchain.
Iniziamo con una definizione. La blockchain è un protocollo di comunicazione e di scambio di dati basato su una serie di blocchi dislocati in una rete. Ogni blocco della catena archivia tutte le transazioni validate rendendole immutabili, trasparenti e sicure. In parole povere la blockchain non è altro che un database condiviso criptato secondo precise regole di sicurezza. Il tutto senza bisogno di un ente centrale che garantisca validità ufficiale agli scambi. È proprio lo stesso metodo di validazione delle transazioni a renderle sicure. Va da sé che una tecnologia di questo tipo possa davvero rivoluzionare moltissimi aspetti della vita quotidiana futura e che possa trovare applicazioni nei campi più disparati.
Molto interessanti gli sviluppi nel campo delle piattaforme di intrattenimento online. Negli ultimi anni le sale da gioco virtuali hanno accolto rivoluzioni come i bonus casinò e il live gaming. Il prossimo passo potrebbe essere proprio l’arrivo della blockchain. Due i possibili vantaggi per i giocatori. Il primo è il miglioramento della sicurezza nelle transazioni e il maggior controllo diretto su di esse. Il secondo riguarda le stesse modalità di gioco.
Le prime applicazioni nel mondo del gaming si sono infatti concentrate su alcuni asset di gioco, in particolare sulle abilità dei personaggi dei videogames. Armi, poteri speciali e oggetti vengono gestiti tramite transazioni tra giocatori e registrati come record della blockchain. In pratica un vero e proprio “mercato virtuale” di scambio di beni. Un esempio su tutti quello di Liberland, mondo digitale decentralizzato in cui i partecipanti possono usare le criptovalute per acquistare terreni su cui costruire per aumentarne pregio e valore economico.
Oltre al settore dell’intrattenimento, la blockchain potrebbe trovare interessanti sviluppi anche nel mondo accademico. La celebre Holbertson School of Software Engineering di San Francisco ha annunciato poco tempo fa che avrebbe usato questa tecnologia per validare titoli e certificati accademici. Una strada scelta anche da altri importanti atenei che stanno iniziando a implementare strumenti basati sulla tecnologia dei registri distribuiti per assicurare la veridicità dei titoli e dei crediti rilasciati. Un mezzo utile sia per evitare eventuali truffe che per risparmiare il tempo che sarebbe necessario per ripercorrere manualmente gli enormi archivi cartacei in cerca di irregolarità.
Nel frattempo la catena a blocchi è entrata anche nel mondo del car sharing. La startup israeliana La’Zooz ha creato una propria valuta digitale basata sulla blochain. Molto interessante il funzionamento. Chi ha bisogno di un taxi, invece di chiamare un centralino, può usare l’app per trovare altre persone che si muovono su itinerari simili e usare la criptomoneta per pagare il passaggio. Monete virtuali che possono essere accumulate e riutilizzate per pagare altre corse.
Molto promettenti anche le prime applicazioni nel settore della sanità. Quasi tutte le istituzioni mediche hanno difficoltà nella condivisione sicura dei dati sensibili e poche risorse da investire sulla sicurezza. La blockchain potrebbe diventare il mezzo per trasmettere in tempo reale questi dati senza timore di furti o manomissioni. Il tutto a beneficio dei pazienti che potrebbero ricevere cure migliori se tutti i medici hanno per esempio a disposizione la loro cartella clinica. Qualche azienda sta già percorrendo questa strada. È il caso della startup Gem che ha lanciato Gem Health Network, una piattaforma basata proprio sulla blockchain in abbinamento alla tecnologia di autenticazione multi-firma e multi-fattore. Obiettivi dello strumento quello di creare un database dati universale sicuro e immodificabile.
Siamo ancora agli inizi e molte delle applicazioni sono in fase sperimentale. Ma il futuro sembra già segnato e va verso due punti cardinali: decentralizzazione e sicurezza.