Quando si parla di shortage dei componenti molto spesso si tende a far riferimento a ciò che si è verificato per effetto della pandemia come anche all’aumento incontrollato della domanda di semiconduttori, ad esempio quelli utilizzati nel settore automotive. Tuttavia il fenomeno dello shortage di componenti o beni non è una novità poiché nel corso dei decenni il fenomeno della scarsità ha toccato comparti fra loro molto differenti ed è un’eventualità che è destinata a ripetersi ciclicamente. Logicamente non vi è una formula in grado di annullare gli effetti dello shortage, tantomeno un tool che sia in grado di prevederne l’arrivo e i conseguenti effetti. È possibile però sfruttare le moderne tecnologie in combinazione con un mindset differente onde poter iniziare a convivere con questo fenomeno mitigandone gli effetti.
Le vecchie best practice non sempre messe in pratica
Nel campo dell’elettronica lo shortage dei componenti come abbiamo visto può causare effetti anche devastanti verso il commercio di prodotti consumer così come nello sviluppo di applicazioni. Tuttavia, il ripensare gli schemi tradizionali della supply chain, ampliando le possibilità di approvvigionamento può essere un valido metodo per mitigare gli effetti di shortage di un componente piuttosto che un altro. Un tipico esempio può essere quello delle case costruttrici di vetture le cui parti di ricambio come ad esempio pastiglie freno oppure filtri, ecc…sono prodotte da più fornitori. Questa pratica consente di approvvigionarsi dello stesso identico pezzo da più parti in modo da non restare sguarniti. Purtroppo, per quanto riguarda i semiconduttori, non è stato possibile adottare questo accorgimento e come noto, ciò deriva da molti aspetti come lo scenario instabile che ha interessato le terre rare e la produzione di componenti vera e propria. Tuttavia, la situazione dei semiconduttori, non ancora del tutto normalizzata, ha portato le aziende a sfruttare alcune opzioni produttive che in qualche modo hanno consentito di mitigare gli effetti dello shortage.
Le soluzioni custom
Progettare un hardware senza avere la certezza se un componente piuttosto che un altro siano sempre disponibili è una vera e propria sfida. A questo punto occorre predisporre un sistema che sia in grado di rendere compatibili i componenti attraverso alcune modifiche. Di conseguenza, ampliando le possibilità di adattamento è possibile attenuare le difficoltà di approvvigionamento. Ciò è possibile attraverso l’approccio a soluzioni custom made poiché è in grado di offrire numerosi vantaggi che vanno dalla riduzione dei rischi relativi allo shortage dei componenti alla possibilità di soddisfare con puntualità le esigenze del singolo progetto o cliente.
Accorgimenti essenziali per la continuità di soluzioni custom
Tuttavia questo procedimento personalizzato richiede alcuni accorgimenti essenziali onde poter garantire la continuità, gli aspetti più importanti che possiamo citare sono:
Il workflow
Deve essere puntale e organizzato allo scopo di poter realizzare soluzioni ottimizzate e complete. Dopo aver definito i requisiti necessari a progettare l’architettura di sistema ci si focalizza sulla progettazione del PCB, tenendo in considerazione la qualità, la relativa reperibilità e il costo di tutti componenti che andranno ad essere disposti. A questo punto si può procedere alla fase di sviluppo fisico del prototipo andando ad analizzare tutti i processi necessari alla fabbricazione e soltanto successivamente passare all’ampliamento con cui produrre la soluzione su larga scala.
Costi
Nel caso in cui il costo di un prototipo custom possa inizialmente sembrare più elevato rispetto a quello di un prodotto standard, va considerato che comunque tale costo verrà poi ridotto significativamente o assorbito nel momento che la progettazione custom si espande su larga scala. Ad ogni modo ciò permette di mantenere i vantaggi della personalizzazione. Al di là degli aspetti fin qui descritti e che prendono in considerazione lo shortage, quali sono gli altri vantaggi nell’adozione delle soluzioni custom?
La personalità dell’azienda nel prodotto
Innanzitutto è possibile sviluppare le potenzialità del business poiché lo shortage non rappresenta più un ostacolo insormontabile ma, nel peggiore dei casi, una sorta di collo di bottiglia. Nelle soluzioni embedded va considerato che ogni azienda ha esigenze particolari, di conseguenza ogni progetto presenta requisiti specifici. Per questi motivi l’opzione della soluzione custom realizzata da un team di esperti in R&D può rivelarsi una scelta giusta che è in grado di valorizzare le vere potenzialità di un’azienda. E questo è possibile poiché ci si può affrancare dalla proposta di prodotti generici.
Più sostenibilità nei prodotti
Sebbene la parola sostenibilità attualmente sia largamente abusata, non è una moda ma è un aspetto che le aziende non devono sottovalutare. Purtroppo (o per fortuna) questo paradigma va a cozzare contro l’approccio produttivo classico poiché la tendenza è quella di non seguire più uno standard ma di entrare nello specifico. Ad esempio, se una single board è stata progettata per eseguire un task specifico, sarà senz’altro più efficiente (e meno energivora) di una single board standard, adattata allo scopo. Di conseguenza la qualità dei prodotti custom consente di renderli più duraturi nel tempo, in barba alla dottrina dell’obsolescenza programmata, andando a ridurre così l’impatto ambientale dei componenti dovuto al loro smaltimento.
Evviva il modulare
Spesso vi è la tendenza a pensare che la progettazione di una soluzione custom sia sinonimo di tempistiche più lunghe, processi di approvazione più complicati e costi molto più elevati. Tuttavia assieme all’aspetto di adattabilità dei componenti vi è anche l’importante approccio della modularità. Infatti scegliendo prodotti che hanno caratteristiche modulabili, e quindi un’alta flessibilità di applicazione, sarà più semplice creare soluzioni ad hoc e lo so potrà fare in tempi più rapidi.
Restare al passo con la tecnologia (e le regole)
Le normative e i regolamenti, sia nazionali che internazionali, nell’ambito elettronico cambiano costantemente e ciò rappresenta assieme allo shortage un aspetto che ciclicamente pone alcune problematiche. Nel caso delle soluzioni custom è molto più facile restare conformi alle nuove regole poiché, rispetto a un prodotto standard, è più facile effettuare modifiche tecniche. Inoltre un prodotto standard per quanto possa avere un’alta flessibilità di utilizzo, può diventare obsoleto in breve tempo o non più conforme il che richiede una riprogettazione piuttosto che una più semplice modifica.
MAS Elettronica ha fatto della customizzazione uno dei propri tratti distintivi. La progettazione degli hardware con l’approccio custom traduce in modo concreto i bisogni dei clienti e fornisce un solido supporto per lo sviluppo dei prodotti. Fra i prodotti customizzabili di MAS Elettronica vi sono SBC Frida IMX8M, un Single Board Computer caratterizzato da soluzioni modulabili e dal modulo TPM a protezione dell’autenticità dei sistemi embedded, la CPU Anita, un modulo general purpose, progettato in formato standard industriale SMARC 2.0 anch’esso dotato di modulo di protezione TPM, impiegabile in diversi settori come Medicale, Industriale, Automotive e Consumer.
Di Sandro Mascetti – CEO di MAS Elettronica