Leuze, fornitore di sensori di commutazione e di misura, sistemi di identificazione, soluzioni per la trasmissione dati e l’elaborazione di immagini e componenti, formazione, servizi e soluzioni di sicurezza in ambito produttivo, con l’edizione 2022 di SPS ha centrato tutti gli obiettivi che aveva preventivato.
Massimo Matteotti, Industry Manager Intralogistic di Leuze Italia, sottolinea come la maggioranza dei visitatori della manifestazione parmense abbia cambiato mediamente obiettivi di visita e dichiara: “Abbiamo voluto interloquire con i visitatori di SPS non tanto per mostrare novità di prodotti, ma per mettere in evidenza soluzioni innovative, applicazioni particolari che vedono le nostre tecnologie nei panni del protagonista che risolve una determinata esigenza. SPS è, quest’anno più che mai, una fiera di relazioni e di informazione, dove finalmente dopo due anni di clausura pandemica, l’interazione è predominante. La clientela”, continua il manager, “cerca non soltanto l’innovazione Leuze, ma cerca la soluzione Leuze. Una soluzione in grado di ottimizzare un processo, di renderlo più sostenibile anche nell’ottica dei costi. Una soluzione capace di semplificare un workflow e di integrarlo in modo efficiente in un insieme produttivo”.
Massimo Matteotti ha passato i tre giorni di SPS ad illustrare come le soluzioni Leuze Italia siano adeguate ad un mercato che tende a variare e a trasformarsi.
“L’e-commerce si è giovato della pandemia e lo sviluppo di questa attività ha portato con sé molti cambiamenti industriali. Oggi non parliamo più solo di logistica, ma parliamo di reverse – logistics, di micro – fulfillment, di sostenibilità, di sicurezza, di customer experience. Tutti concetti che abbracciano un modo di produrre molto più olistico. Da qui anche la pulsione di Leuze Italia di non essere un semplice fornitore ma di affiancare la clientela nella strutturazione di soluzioni che raggiungano tutti o almeno molti dei concetti che ho appena citato”.
Leuze ha, per esempio, presentato la soluzione FBPS 600i che combina una funzione di posizionamento assoluto e una di sicurezza in un unico dispositivo con prestazioni di livello PL e.
La soluzione viene utilizzata in applicazioni per il rilevamento della posizione sicura, ad esempio, in intralogistica e particolarmente su trasloelevatori o nelle navette AGV. L’FBPS 600i offre un’accurata protezione ad operatori e processi secondo gli standard di sicurezza validati a livello internazionale. Un dispositivo ricercato soprattutto per mettere in sicurezza attività logistiche che si stanno sviluppando ad un ritmo sempre più crescente.
“Molti nostri clienti ci sottopongono elementi ostativi per uno sviluppo industriale o ci coinvolgono nell’implementazione di soluzioni particolari. I nostri interlocutori sono system integrator o specialisti della sicurezza che devono aggiornare gli impianti alle attuali normative di sicurezza, specialisti della movimentazione”, approfondisce Massimo Matteotti.
Dunque professionisti che devono sviluppare dei concetti produttivi e adattarli a contesti spaziali ben definiti e spesso penalizzanti per soluzioni più classiche.
“Le nostre soluzioni vengono ricercate anche in situazioni di carenza di spazio. Posso citare un cliente che aveva difficoltà ad installare una barriera di sicurezza per mancanza di spazio nell’impianto esistente. Non poteva usare le classiche barriere di muting perché il layout del sito non lo permetteva. Un muro impediva la classica soluzione di barriera di muting. Con la nostra soluzione SPG il problema è stato aggirato e risolto”, continua Massimo Matteotti.
La una nuova soluzione SPG, “Smart Process Gating”, risolve la necessità di rilevare materiale trasportato e di discriminare tra materiale trasportato e persone senza sensori aggiuntivi, raggiungendo così l’obiettivo di una soluzione più efficiente, efficace, sostenibile, appunto una soluzione Smart, basata sul dialogo digitale tra sensoristica e controllo.
Il principio dello Smart Process Gating si basa sulle barriere fotoelettriche di sicurezza di tipo 4 come le MLC 530 SPG di Leuze. Di fatto il principio SPG utilizza due segnali di controllo: il segnale di controllo (CS – Control Signal) fornito dal PLC e dal secondo segnale di interruzione del campo protetto (PFI – Protective Field Interruption) che viene generato dalla barriera fotoelettrica di sicurezza quando il materiale trasportato interrompe il campo protetto.
Massimo Matteotti conferma la generale sensazione di una domanda di mercato più matura, più orientata alla partnership con i fornitori, più attenta alla sostenibilità industriale a lungo termine. Tutti concetti che pongono Leuze Italia all’avanguardia nel suo segmento nell’automazione industriale.