L’importanza del capitale umano come fonte di reddito e di competitività è sempre maggiore nell’epoca dell’economia 4.0. Al capitale umano va dunque dato il giusto valore nell’ambito dei processi aziendali in cui interviene, da contemplare nell’attivo patrimoniale dei bilanci aziendali, e da non considerare più come mero costo. È quanto emerso durante il seminario Valorizzazione del capitale umano e innovazione nell’industria 4.0, promosso dal Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese e Confindustria Bari e Bat.
“Il valore di un’azienda informatica – ha detto il presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese Salvatore Latronico – data la natura immateriale di quanto produce e degli strumenti di produzione, risiede in massima parte nel suo capitale umano, nella capacità tecnica di quanti vi lavorano, nella conoscenza dei problemi specifici che il software realizzato risolve e nella qualità dei processi di sviluppo per mantenere e incrementare questo valore. Oggi abbiamo appresso alcune tecniche per la valorizzazione, non semplice, del capitale umano e cosa si stia facendo a livello normativo sia in ambito regionale che nazionale. Temi di estrema importanza nell’economia 4.0, basata sostanzialmente sulla conoscenza, che non riguardano solo le aziende IT ma tutti i settori produttivi.”
Della proposta di legge regionale, che ha l’obiettivo di concedere premialità nell’accesso a finanziamenti e bandi regionali alle PMI dotate di report integrati – documenti che valorizzano gli asset non finanziari di un’azienda tra cui il capitale umano – ha parlato Giuseppe Fischetti, uno dei due autori del libro ‘Il dirompente valore del capitale umano’.
“La nostra associazione – ha confermato Laura Ruggiero, vice presidente vicario di Confindustria Bari e Bat – è impegnata da anni nell’evidenziare la strategicità del capitale umano, anche attraverso l’attività del Forum RSI della territoriale barese; per questo motivo, oltre che per la necessità di adeguarsi ai tempi che cambiano, siamo confidenti che il legislatore, dopo avere recepito le nostre istanze, possa tradurle quanto prima in leggi vigenti.”