Il fondatore di Idea Prototipi – l’azienda antesignana nella realizzazione di cobot e robot – Massimo Agostini lancia l’idea di un manifesto per l’automazione in rosa. Agostini spiega così la sua ispirazione che attinge luce dalla sua fiducia nelle donne: “Ritengo che l’automazione sia donna. I cobot ed i robot risultano ottimi collaboratori per il mondo femminile. Intervengono in mansioni dove serve forza fisica, oltre che nascere e svilupparsi da idee creative delle donne. Come avviene nella mia azienda dove operano numerose donne, anche con mansioni dirigenziali e di coordinamento. La mia idea è che venga firmato un manifesto da tutte le aziende che utilizzano robot e cobot nel loro comparto produttivo, e che credono nel valore delle donne impiegate. Insieme possiamo fare la differenza. Bene che questo manifesto parta dal Friuli Venezia Giulia, terra dove, abbiamo fatto da antesignani alla nascita dei cobot”.
L’automazione è donna
Fondamentali in Idea Prototipi, l’azienda friulana, antesignana nel campo dell’automazione, con la realizzazione dei primi robot collaborativi in Italia, punta sempre più sulle donne. Tra i principali collaboratori, a innovare e sviluppare nuove soluzioni, oltre al fondatore Massimo Agostini, c’è una ingegnere donna: Idoia Martin Elias, 31 anni, ingegnere meccanico, originaria di Bilbao, in Spagna. Da un paio d’anni entrata a far parte del gruppo di lavoro, Idoia sta portando avanti nell’impresa che l’ha accolta per le sue competenze e capacità, una vera e propria rivoluzione culturale che pone al centro del lavoro: la donna, coadiuvata dal cobot in mansioni che, fino a poco tempo fa, erano ad appannaggio solo dell’uomo, o risultavano ripetitive ed anche potenzialmente pericolose.
Il cobot annulla il gender gap
“Ho trovato in questa azienda un luogo di lavoro ricco di stimoli – ha spiegato Elias – mi sono laureata in Spagna con un master in Danimarca, e poi dopo una serie di esperienze nel mondo del lavoro, ho deciso di accettare la proposta di Idea Prototipi. Avrei potuto scegliere fra numerose realtà. Ho scelto loro”.
Altra colonna portante dell’azienda è Marisa Graffi, moglie di Massimo. Ruolo cruciale per Marisa, quello di tenere le fila fra i diversi ambiti dell’azienda. “Osservo, capisco, cerco di mantenere al meglio un clima di collaborazione, fiducia e serenità, solo così possiamo permetterci di guardare al futuro con fiducia” spiega.
“La capacità delle donne di capire, data dalla loro sensibilità, risulta fondamentale in un ambiente dinamico, volitivo e che vuole annullare le disparità di genere. Oltremodo le donne, nel nostro settore, riescono ad individuare soluzioni creative, propria per la loro forma mentis, aperta e senza preclusioni, date dalla presenza massiccia degli uomini in un campo e che conduce a trovare nuove idee, con maggior fatica” – spiega Marisa – “Mi spiego meglio: se un uomo, da sempre lavora in un determinato ambito, vede le soluzioni sempre più o meno, in certo senso, la donna arriva e spiazza con la sua freschezza”.
“Credo nelle donne, l’ho sempre fatto – spiega Massimo Agostini – in azienda hanno ruoli al pari degli uomini. Abbiamo bisogno di un numero sempre maggiore di laureate o dottori di ricerca, in materie tecnologiche, perché le donne hanno e ci danno un’energia illuminata”.