Se si fa riferimento al termine “Klondike”, è abbastanza probabile che buona parte dei giocatori italiani non abbiano idea di cosa si stia parlando. Pochissimi, infatti, sono a conoscenza del fatto che il Klondike rappresenta la variante del solitario più popolare e diffusa in tutto il mondo, e prende il suo nome dall’omonimo fiume canadese che ha fatto da protagonista nella celebre corsa all’oro di fine Ottocento.
Breve storia del Klondike
Una suggestiva leggenda vuole, infatti, che questo giochino di carte sia stato inventato proprio dai cercatori d’oro, i quali lo utilizzavano per trascorrere il tempo durante le eroiche imprese nel Grande Nord. Stando a fonti leggermente più attendibili, tuttavia, sembrerebbe che il solitario sia stato codificato prima in Germania, per poi svilupparsi in Francia e propagarsi rapidamente in tutto il resto del mondo.
Negli anni ‘90, infine, il solitario Klondike è stato lanciato nel mondo digitale con immenso successo grazie allo stagista Wes Cherry e ai primi sistemi operativi Windows. Windows 3.0, infatti, rilasciato nel 1990, integrava una versione digitale del classico gioco di carte che doveva servire ai primi possessori di PC a familiarizzare con mouse e tastiera.
Il risultato è che, adesso, è possibile giocare al solitario su una grandissima quantità di piattaforme web, sia su dispositivi fissi che su device mobile come smartphone e tablet, e in modo completamente gratuito. Questa straordinaria evoluzione stupisce – sì – ma fino ad un certo punto, considerando che il Klondike è un gioco intuitivo, semplice e decisamente coinvolgente.
Organizzare una mano di solitario Klondike
Chi è nato sul finire degli anni ‘90, probabilmente ricorderà di aver avviato almeno una volta una partita di solitario sul proprio computer. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le mosse venivano effettuate completamente a caso, dato che in pochi conoscevano le regole effettive del gioco. Quale migliore occasione, dunque, per imparare le regole di base del Klondike e per rispolverare questo nostalgico gioco di carte? Ecco quali sono le principali sezioni di gioco da considerare.
Il tableau
Per preparare una mano di Klondike, bisogna concentrarsi prima di tutto sulla realizzazione del tableau, ossia l’area centrale del tavolo di gioco. Dopo aver preso un mazzo di carte francesi, il giocatore deve inizialmente disporre sette carte adiacenti sul tavolo, tutte coperte ad eccezione della prima. A questo punto, sotto ciascuna carta occorre aggiungere un’altra, partendo dalla seconda e, anche in questo caso, devono essere tutte coperte tranne la prima carta aggiunta.
Seguendo questo principio, la prima colonna sarà formata da una singola carta scoperta; la seconda colonna avrà due carte, di cui una a faccia in giù e l’altra scoperta; la terza colonna ne avrà tre, due coperte e una scoperta, e così via fino alla settima colonna, che conterrà sette carte. Il tableau, quindi, ha un ruolo fondamentale nel solitario Klondike, dal momento che è l’area in cui è possibile spostare e combinare le carte da gioco.
Le basi (o pile)
Una volta realizzato il tableau centrale, in alto a destra rispetto al tavolo da gioco, bisogna lasciare quattro piccoli spazi per le basi di fondazione, chiamate anche pile. All’interno di questi slot si potranno inserire le scale di carte realizzate, partendo dall’Asso fino al Re per ciascun seme. Considerando che l’obiettivo di gioco è proprio quello di riempire tutte e 4 le basi, insomma, viene da sé che queste hanno un ruolo centrale durante una mano di solitario.
Man mano che il giocatore libera le carte all’interno del tableau, infatti, può immediatamente aggiungerne qualcuna negli spazi dedicati alle pile, ovviamente seguendo la numerazione crescente e il seme di riferimento. Se si comincia una nuova partita, ad esempio, e si ha un asso di picche libero nel tableau, questo potrà essere inserito subito all’interno di una delle pile.
Il pozzo (o mazzo di riserve)
Le carte rimanenti che non sono state utilizzate per la formazione del tableau, andranno a costituire il mazzo delle riserve, generalmente chiamato anche “pozzo”. Qualora il giocatore non abbia la possibilità di effettuare alcuna mossa tra le colonne del tableau, può scegliere di pescare una carta dal pozzo, così da sbloccare la partita.
Il mazzo di riserve può essere consultato illimitatamente, e ogni qualvolta una carta viene pescata deve essere posta a faccia in su sulla sua destra. Quando tutte le carte del mazzo vengono scoperte in posizione di riserva, il giocatore può semplicemente rovesciare il mazzo e riportarlo a faccia in giù, così da effettuare una nuova pesca.
Come si gioca al solitario Klondike
Presa consapevolezza delle differenti aree di gioco che lo contraddistinguono, l’obiettivo finale del gioco è quello di riempire le quattro pile con scale di carte crescenti complete. Quindi, tutto ciò che il giocatore deve fare al principio di una partita è osservare se all’interno del tableau può muovere, spostare o combinare qualche carta. Anche all’interno delle colonne, infatti, è possibile cominciare a realizzare delle scale parziali.
Se si ha un 7 rosso in cima a una colonna, ad esempio, è possibile attaccarlo all’8 nero presente in un’altra colonna. Allo stesso modo, una regina può essere collocata sotto ad un Re. Ogni volta che una carta viene spostata via dalla sua posizione di cima, viene liberata una nuova carta che fino ad allora era stata coperta. Questo genere di movimenti, insomma, aiuta a liberare rapidamente il tableau e a vincere la mano di gioco.
Nei momenti di difficoltà, cioè quando le colonne non consentono alcun movimento, è possibile affidarsi al mazzo di riserve. Da qui, è possibile pescare una sola carta per volta. Dopo che una carta è stata prelevata dal pozzo, se non viene aggiunta al tableau, deve essere lasciata a faccia in su alla sinistra del mazzetto.
Pazienza e concentrazione
Il solitario Klondike è uno dei giochi di carte che richiede maggiore pazienza, concentrazione e calma. Nella sua versione tradizionale vede la partecipazione di un singolo giocatore, anche se online è possibile trovare piattaforme che permettono di giocare con punteggi e di trovare avversari in tutto il mondo.
Le sue regole sono pochissime, e molto semplici, eppure si distingue da secoli come uno dei più coinvolgenti e popolari rompicapo di sempre. Ora che si conoscono le regole fondamentali di gioco, vale la pena sfidare il proprio cervello e cominciare subito una nuova partita di solitario Klondike.