La lotta al cybercrimine parte dall’interno di un’azienda. Secondo un’indagine di Kaspersky, c’è infatti una scissione interna fra i diversi comparti delle imprese, che va a impattare sulle policy di sicurezza e sugli interventi attuabili. Un problema comunicativo di base che ostacola i piani aziendali di sicurezza informatica che, secondo il 29% dei manager, è dovuto a un linguaggio troppo tecnico tenuto dagli esperti di sicurezza IT. Di contro, quest’ultimi ritengono che si tratti, invece, di un problema di fondi: il budget destinato alla sicurezza informatica è troppo ridotto per poter operare adeguatamente, conseguenza dello scarso peso che il comparto manageriale infonde a questo problema.
Divergenza di pareri anche sugli interventi più importanti da attuare in materia. La top 3 dei dirigenti si declina nell’adozione di nuove misure di sicurezza (36%), nella modifica delle policy di cybersecurity (25%) e nella valutazione delle prestazioni del team di sicurezza (27%); secondo gli addetti IT, invece, le azioni più impellenti sono l’aumento del budget destinato alla sicurezza informatica – richiesto dal 41,8% degli intervistati -, la sensibilizzazione dei dipendenti in materia (ben il 43,2% lo rileva come passaggio fondamentale) e l’espansione del team di sicurezza, nel 34,3% dei casi.
Intelligenza artificiale come migliore alleata
Nel comparto del gambling, pioniere dell’innovazione, l’arma che sta apportando i risultati più concreti è certamente quella dell’intelligenza artificiale. Grazie a essa è possibile monitorare le abitudini dei giocatori e rilevare eventuali scelte anomale che possono far suonare un primo campanello d’allarme.
Il monitoraggio del comportamento degli utenti permette, poi, non solo la creazione di un piano preciso e personalizzato che consente di individuare potenziali frodi, ma anche un costante apprendimento da parte dell’algoritmo, che riuscirà quindi a formulare previsioni per il futuro e giocare d’anticipo individuando preventivamente l’attacco.
Cosa può fare l’utente per tutelarsi
Un altro indicatore essenziale da tenere in considerazione nel delicato comparto del gioco d’azzardo è la licenza dell’agenzia Accise Dogane e Monopoli che, come riporta Giochidislots in questa pagina, detengono ormai moltissimi operatori. La maggiore garanzia è dovuta ai ferrei criteri di sicurezza informatica a cui l’operatore deve necessariamente rispondere per poter conseguire l’acquisizione della licenza, che infondono un’ulteriore protezione all’utente. E anche dopo il conseguimento della stessa, il concessionario è soggetto a periodiche verifiche il cui fine è verificare che il livello di sicurezza richiesto sia costantemente garantito.
I settori più a rischio
Istituti bancari, finanziarie e le già citate piattaforme di gioco d’azzardo sono i target più appetibili per i cybercriminali, analogamente a tutti i settori in cui si compiono transazioni economiche di un certo volume. Questi settori, in virtù della natura stessa dei servizi che offrono, sono più soggetti ad attacchi e sono infatti queste le aree che vedono i maggiori investimenti in termini di sicurezza informatica.
Per quanto le aziende moderne possano investire in infrastrutture e policy informatiche sempre più rigide e avanzate, c’è sempre una componente che rimane in mano a noi. Oltre il 43% degli esperti di sicurezza IT rileva la necessità di una maggiore formazione dei dipendenti in materia e, effettivamente, la maggior parte degli attacchi sono ancora dovuti alla componente umana. Essenziale, dunque, un’efficace formazione del personale, ma anche una sensibilizzazione di utenti e clienti destinatari dei servizi, affinché siano preparati e accorti adottando semplici regole mediante le quali riuscire a evitare i frequentissimi tentativi di phishing.